Federica Brignone, la regina di Sestriere
“Fede da urlo”
Anche sulle nevi di Sestriere campeggiava uno striscione con la scritta “Fede da urlo”!. E l’urlo, quello di Federica Brignone c’è stato eccome. L’atleta azzurra, infatti, ha vinto lo slalom gigante di Coppa del Mondo di sci alpino a Sestriere, ex aequo con la slovacca Petra Vlhova, che si è disputato a Sestriere.
Terza, distaccata di un solo centesimo, l’americana Mikaela Shiffrin. E siccome nulla è casuale, proprio su questa pista la mamma di Federica, Maria Rosa Quario, trionfò nella sua ultima gara nel dicembre 1983.
Per la valdostana Brignone si è trattato del terzo successo stagionale.
L’urlo della folla
L’urlo liberatorio dell’atleta valdostana, nata a Milano, è stato preceduto da quello degli oltre 16 mila spettatori con una larga rappresentanza degli Sci Club piemontesi e dei Fan Club, che sin dalle prime ore del mattino hanno affollato il parterre per seguire la gara. Appena la ventinovenne carabiniera valdostana, che era già in testa dopo la prima manche, si è affacciata al cancelletto di partenza si è letteralmente scatenato il delirio. Un tifo quasi da stadio di calcio che si era visto al Colle soltanto in occasione delle Olimpiadi del 2006.
“Una seconda manche da infarto, sentivo tutta la gente urlare dal parterre. Ho fatto le cose che mi ero messa in testa di fare ed è bastato per vincere una gara sul filo del rasoio, ma ancora non riesco a crederci davanti a questo pubblico fantastico. Sto sciando bene, mi sento bene e spero di continuare così”, ha detto Federica Brignone una volta scesa dal podio”.
Federica sempre più regina del Gigante
Con questa affermazione Federica Brignone ha totalizzato la sua tredicesima vittoria in carriera. Un primato eccezionale che pone al Brignone a tre soli successi da Deborah Compagnoni, celebre campionessa degli anni Novanta e allunga ancora di più il vantaggio nella classifica della specialità nei confronti dell’americana Shiffrin.
Al terzo posto Marta Bassino che a Sestriere è stata forse un po’ bloccata dalla tensione di “giocare” in casa.
Le altre azzurre
La straordinaria vittoria di Federica Brignone è stata completata da una buona prestazione di squadra a testimonianza del fatto che quella dello sci femminile ( ma anche maschile) è un’Italia ormai superlativa. Dietro alla valdostana le altre azzurre si sono difese abbastanza bene con una Marta Bassino, scesa un po’ con il “freno a amano tirato” nella prima manche si è riscattata nella seconda con un tempo importante , classificandosi al decimo posto. Non è stato, però, sufficiente a tenere dietro la compagna di squadra Sofia Goggia, classificatasi al nono posto.
Una prova molto importante per la campionessa olimpica di discesa (che con questo risultato ha guadagnato altri punti pesanti per entrare nel primo gruppo di merito anche in gigante. Grandissima rimonta anche per Irene Curtoni che era 28esima al termine della prima manche ed è riuscita a guadagnare ben 10 posizioni con una seconda manche spettacolare. Peccato, invece, per l’atleta di casa, la cesanese Francesca Marsaglia, che non è arrivata al traguardo della prima manche.
Sestriere di nuovo protagonista
La pista Kandahar Giovanni Alberto Agnelli ha confermato ancora una volta che si tratta di una pista solo per grandi firme. Gli organizzatori hanno lavorato a lungo per preparare una pista quasi perfetta, anche se le condizioni climatiche e di temperature quest’anno hanno veramente messo in difficoltà tutti coloro che per una settimana hanno lavorato per rendere perfetto il tracciato.
Da ultimo, ci si è messa la nevicata della notte prima della gara, che ha costretto gli organizzatori a lavorare tutta la notte per togliere la neve in eccesso e riportare la pista in condizioni ottimali. Per il resto, gli allestimenti della pista , la zona del parterre di arrivo, la sala stampa e il villaggio sponsor, oltre al grande palco per le premiazioni ufficiali allestito in centro a Sestriere hanno confermato la gran voglia di Sestriere di tornare tra le grande protagoniste dello sci mondiale.
Prospettive Universiadi 2025 e Campionati Mondiale 2029.
Foto : credits agenzia Pentaphoto e Michele Fassinotti per Archivio Fotografico Comitato FISI Alpi Occidentali