Troppi eventi a Torino ?
Tante le manifestazioni che affollano Torino, mettendo la città a dura prova oppure è, molto più semplicemente, la concentrazione delle stesse, per giunta nella stessa data, ad aver “intasano” la città?
Questa è la domanda che si pongono in tanti, dopo un fine settimana decisamente impegnativo. Pur essendo personalmente convinti che sia molto meglio avere l’imbarazzo della scelta, crediamo che una maggiore organizzazione avrebbe potuto distribuire meglio il tutto.
Al classico periodo vacanziero per le festività dei “ Santi”, che ha attirato turisti da molte regioni d’Italia e dall’estero, si sono aggiunti, infatti, una serie di manifestazioni che hanno creato un po’ di confusione. Per gli amanti della cultura l’Art Week 2023 con tutte le sue mostre, Artissima in primis, e i vari eventi collaterali. Per chi invece preferiva fare “ dolcemente” due passi in centro ( ma è stato più che altro un vero e proprio struscio neanche troppo piacevole) ha avuto a disposizione tutti gli stand di “Cioccolatò”.
A questa programmazione si sono aggiunti i vari appuntamenti sportivi del fine settimana, a cominciare dalla Silver Skiff, una delle più importanti competizioni al mondo per il canottaggio , per continuare con la Maratona, senza dimenticare gli ultimi preparativi e la crescente attesa per le Nitto Atp Finals di tennis.
Insomma, una concentrazione di avvenimenti di ogni genere che dovrebbe far pensare gli organizzatori. Vero che tanto movimento è un segnale che la città è viva, così come fa piacere che il Piemonte sia stato tra le mete preferite per il ponte di Ognissanti, con camere d’albergo occupate al 75% ( otto punti sopra la media nazionale) e il tutto esaurito nei ristoranti e nei musei.
E’ innegabile ,però, che tutte queste iniziative così numerose hanno sovraccaricato Torino , rischiando anche di farsi concorrenza e danneggiarsi a vicenda. Anche perché, sempre che la città sia in grado di reggere, a questo punto è lecito augurarsi di avere week end così “ricchi” per tutto l’anno. Diversamente ci viene il dubbio sulla qualità della programmazione.
Tra l’altro il periodo autunnale, mette a disposizione una serie di prodotti d’eccellenza del Piemonte, come funghi, castagne e tartufi, che danno vita alle le varie fiere gastronomiche in tutto il territorio, a cui si aggiungono quelle dedicate alla “bagna cauda”.
Chi più ne ha più ne metta, o forse anche no. Sta di fatto, che almeno dal punto di vista organizzativo e anche della comunicazione, eventi diversi diluiti nel tempo , hanno maggior effetto piuttosto che metterli tutti insieme con il rischio di “esplodere” in un nulla cosmico.
Basterebbe un po’ di pianificazione da parte di tutti gli organizzatori. “Elementare Watson”………