Il “Made in Italy” di Michelin tra innovazione e futuro
L’innovazione e la tecnologia all’avanguardia sono di casa a Torino. Qui, infatti, sono spesso nate tante idee innovative per poi svilupparsi in tutto il mondo. Non c’è da stupirsi quindi se Michelin Italia abbia deciso di festeggiare gli oltre 110 anni di Made in Italy e di celebrare il 60° anniversario dello stabilimento di Cuneo, fiore all’occhiello del Gruppo Michelin, proprio a Torino. E’, infatti, in questa città che nel 1906 ha visto i natali della prima sede estera del Gruppo e che ancora oggi ospita la sede legale, attività produttive e logistiche della Michelin Italiana. E lo ha fatto all’interno della Nuvola Lavazza, quartiere generale di un’altra eccellenza Made in Italy, famosa in tutto il mondo.
L’importanza dell’Italia e dello stabilimento di Cuneo
A fare gli onori di casa, Marco Lavazza, Vice Presidente del Gruppo, che poi ha ceduto il palco a Simone Miatton, Presidente e AD della Michelin Italiana, e a Simone Rossi, Direttore dello stabilimento di Cuneo, hanno parlato dell’importanza della leadership dell’azienda in Italia e il livello di eccellenza raggiunto dall’impianto produttivo. Lo stabilimento della Provincia Granda per il Gruppo Michelin è il più importante dell’Europa occidentale, oltre a rappresentare uno degli 8 siti che sviluppa nuove tecnologie da estendere poi alle altre fabbriche nel mondo. Un dato che assume ancora più importanza, considerando che sono 121 gli impianti che fanno parte del Gruppo Michelin, che oggi conta circa 132.000 dipendenti ( di cui circa 3800 in Italia) in 177 Paesi, con un investimento in Ricerca e Sviluppo del 3% del fatturato (682 milioni di euro nel 2022).
La leadership in Italia
Fondata, come detto sopra, nel 1906 a Torino, Michelin Italia oggi è fortemente radicata in Piemonte. Oltre alla presenza nel capoluogo, vanta lo stabilimento di Alessandria, dedicato alla produzione di pneumatici per mezzi pesanti, agricoli, del Genio Civile e per la Metro, e quello di Cuneo in cui si fabbricano pneumatici per automobili, per una complessiva capacità produttiva installata di 14 milioni di pneumatici l’anno. In Lombardia sono ubicati gli uffici della Direzione Commerciale e a Pomezia la sede di un secondo polo logistico Europeo. Grazie a questa presenza Michelin Italia oggi è il più grande produttore di pneumatici con una quota del 58 per cento della produzione nazionale.
Lo Stabilimento di Cuneo
L’innovativa realtà industriale piemontese, che nel 2023 festeggia i suoi primi 60 anni di vita, è il più importante stabilimento di pneumatici in Italia per capacità produttiva e per numero dipendenti, che oggi sono circa 2300. La produzione si focalizza su pneumatici vettura, veicoli commerciali leggeri e semifiniti. La capacità produttiva installata consente una produzione annuale di 13 milioni di pneumatici.
Inoltre, per il territorio che lo ospita, l’impianto di Cuneo è una delle realtà industriali più importanti ed esporta il Made in Italy in tutto il mondo. Infatti, l’80 per cento della produzione è destinato al mercato Europeo, mentre il resto viene esportato oltre i confini del Vecchio Continente. Grazie agli investimenti in tecnologia, nello sviluppo dei team e delle persone, lo stabilimento negli anni è diventato un riferimento all’interno del Gruppo, tanto da essere qualificato come “leader Tecnologico” – ovvero uno degli otto centri nei quali vengono testate e sviluppate le nuove tecnologie, prima dell’industrializzazione su larga negli impianti produttivi Michelin nel Mondo, che conta 121 fabbriche, 67 delle quali dedicate alla produzione di pneumatici.
“La storia del sito di Cuneo e della Michelin Italiana – ha affermato Simone Miatton – sono la prova che la produzione ‘Made in Italy’ è una sfida che può essere affrontata con successo. Per poterlo fare è necessario puntare sulla competitività degli stabilimenti che è determinata da una visione strategica permeata dai valori di sostenibilità ambientale, sociale ed economica condivisi con il Gruppo, necessaria per assicurare un futuro duraturo all’Azienda”.
”Concentrandosi su prodotti premium, eccellenza di squadra, modernizzazione del processo produttivo, miglioramento delle condizioni di lavoro e garanzia di un uso efficiente delle risorse e del dialogo sociale – ha aggiunto Simone Rossi – lo stabilimento di Cuneo ha, nel tempo, soddisfatto una serie di requisiti che determinano la redditività di un sito industriale. Grazie alla posizione di “Leader Tecnologico” conquistata all’interno del Gruppo, i team hanno stimoli e i mezzi per continuare a costruire il futuro del sito”.
Futuro e sostenibilità
Lo stabilimento di Cuneo sta implementando nuove soluzioni al fine di ridurre l’impatto ambientale, in linea con gli obiettivi del Gruppo Michelin che prevedono la decarbonizzazione entro il 2050. Un cammino già intrapreso con l’adozione di 36 presse elettriche, che hanno già consentito di risparmiare 4.000 tonnellate di CO2. Inoltre, nel 2024 diventerà operativo un nuovo impianto di trigenerazione ad alta efficienza, in grado di produrre contemporaneamente energia elettrica, vapore e acqua per il riscaldamento e il raffrescamento. Questo impianto non avrà alcun impatto sull’ambiente circostante e, insieme ad altre iniziative in corso di sviluppo, consentirà di coprire il 97% del fabbisogno energetico dello stabilimento di Cuneo. Inoltre, attraverso l’integrazione di queste soluzioni e impianti, dal 2024 il sito produttivo avrà a disposizione il 16% dell’energia proveniente da fonti rinnovabili, corrispondente ad una riduzione di emissione di CO2 di 18.000 tonnellate all’anno.
Il CIM 4.0 di Torino, un laboratorio per l’innovazione
Per rafforzare il legame con il territorio e con le imprese locali, il prossimo 21 Giugno sarà inaugurato all’interno dello stabilimento di Cuneo, un laboratorio d’Innovazione, che avrà la funzione di fornire un supporto strategico e operativo per le imprese manufatturiere del territorio nell’ottica dell’Industria 4.0.
E’ un HUB del Competence Industry Manufacturing 4.0 di Torino (CIM4.0), uno degli otto centri di competenza nazionali ad elevata specializzazione promossi dal MISE, oggi Ministero delle Imprese e del Made in Italy, riconosciuto come polo d’eccellenza nell’ambito della trasformazione tecnologica delle imprese con la diffusione di tecnologie e competenze dell’Industry 4.0.
Costituito da Politecnico e Università di Torino, supportato in qualità di soci fondatori da 22 importanti imprese private, tra le quali Michelin, il CIM4.0 affronterà le seguenti tematiche: i sistemi a guida autonoma interni ed esterni (Automated Guided Vehicle), quelli di analisi vibrazionale e manutenzione predittiva per macchinari di produzione, di visione basati su Machine Learning, i robot per applicazioni industriali e i sistemi di esecuzione della produzione. Un’iniziativa che confermerà la funzione strategica dello stabilimento di Cuneo, promuovendo ulteriori forme d’innovazione e coinvolgimento del territorio.
La mobilità sostenibile
Le sfide di Michelin non finiscono qui, perché la profonda trasformazione che sta vivendo il settore automotive sta portando il Gruppo a puntare sul rispetto dell”ambiente per gli pneumatici del futuro, oltre all’utilizzo di fonti rinnovabile a una produzione sempre più “green” . Senza dimenticare la corsa all’elettrificazione che significa realizzazione di pneumatici specifici per i veicoli elettrici.
Il 30 per cento di uno pneumatico Michelin è già oggi realizzato con materiali sostenibili., ma la quota è salirà al 40 entro il 2030, con l’obiettivo del 100 per cento entro il 2050. Già oggi si sta comunque lavorando in ottica del raggiungimento di questi traguardi.
Una prova concreta è stata presentata alla Nuvola Lavazza con l’anteprima di due pneumatici omologati per l’utilizzo stradale, caratterizzati da un elevato tasso di materiali sostenibili, che verranno commercializzati entro il 2025. Si tratta di un pneumatico per auto con il 45 per cento di materiali sostenibili, quota che sale al 58 per la seconda, destinata ai mezzi pesanti.
Target ambiziosi per il raggiungimento dei quali il “Made in Italy” di Michelin giocherà un ruolo di primo piano e verranno replicate e sviluppate alcune delle tecniche di eccellenza già oggi adottate dal gruppo transalpino nello stabilimento di Cuneo.