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MOTORI: UNA LAMBORGHINI “NUDA

Prima di tutto ci preme fugare ogni dubbio: non c’è nulla di scandaloso e tanto meno di volgare. Magari possiamo accettare la parola “sexy”, ma qui dipende da quanto uno sia sensibile e appassionato. Ma qui dipende dai punti di vista. Stiamo, infatti, parlando di un’automobile da sogno, della Lamborghini Temerario, la nuova supersportiva di Sant’Agata Bolognese, che qualche mese è stata una delle grandi protagoniste della Monterey Car Week 2024, in California.


E’ il secondo modello della gamma Lamborghini High Performance Electrified Vehicle (HPEV) dopo Revuelto e il debutto sul mercato di Urus SE, completando così l’elettrificazione della gamma di Sant’Agata Bolognese.


Equipaggiata con powertrain ibrido V8 biturbo, che ridefinisce i concetti stessi di performance, piacere di guida e comfort, Temerario ha l’ambizione di essere il nuovo punto di riferimento nel segmento, grazie a prestazioni da assoluta fuoriclasse.


Il nuovo powertrain ibrido abbina un inedito motore V8 biturbo a tre macchine elettriche a flusso assiale,, per una potenza complessiva di 920 CV. E’ stato progettato e sviluppato ex novo a Sant’Agata Bolognese: primo e unico nella categoria delle supersportive di serie in grado di raggiungere i 10.000 giri\min, fornisce al pilota la percezione di una progressione illimitata. Le prestazioni sono di assoluto rilievo, con una velocità massima di oltre 340 km/h, e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 2,7 secondi.


Ma Temerario (in una nota Lamborghini fa notare che la vettura non è ancora offerta per la vendita e non è quindi soggetta alla Direttiva 1999/94 CE. Consumo ed emissioni in fase di omologazione) non è solo questo. La vera novità sta nel nuovo approccio progettuale dal punto di vista telaistico, che si traduce nel nuovo telaio spaceframe multi-tecnologico progettato e realizzato per questa nuova supersportiva.


Proprio per questo Rouven Mohr, Chief Technical Officer di Automobili Lamborghini “mette a nudo” la nuova Temerario, svelando i segreti ed entrando nei dettagli del nuovo telaio. Grazie a questa struttura l’auto è in grado di sostenere le più elevate sollecitazioni derivanti dal powertrain ibrido, unendo ottimali qualità meccaniche e massima efficienza nel contenimento del peso.


Queste tecnologie hanno consentito una riduzione di complessità costruttiva dello spaceframe e al tempo stesso un elevato livello di integrazione di funzionalità legate all’installazione del powertrain ibrido: il numero di componenti strutturali è stato ridotto del 50%, a fronte di una diminuzione dell’80% di saldature con apporto termico.
Inoltre il nuovo archetipo costruttivo ha permesso di incrementare la rigidezza torsionale del 25% rispetto alla precedente generazione di spaceframe, contribuendo così in maniera significativa a raggiungere un eccellente livello della dinamica di guida.

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