Motori

L’ULTIMA EVOLUZIONE DEL MITO DEI RALLY AL SALONE DI GINEVRA


Al centro dell’unico Padiglione del Palaexpo che ospita la 91esima edizione del Salone Internazionale dell’Auto di Ginevra , aperto sino a domenica 3 marzo, fa bella mostra di se un’automobile che raccoglie l’eredità di una dinastia leggendaria. E lo fa in grande stile in uno stand davvero unico nel suo genere, dove la vettura è contornata da una cornice di automobili da competizione davvero straordinarie, che riportano alla memoria del sottoscritto tanti ricordi personali.
Stiamo parlando della EVO38, la più recente creatura di Kimera Automobili, nata proprio per celebrare le auto da corsa italiane più belle e vincenti degli anni ’80 , a cui si è ispirata e rende omaggio. Una vettura ultra-sportiva da 600 Cv che verrà costruita in 38 esemplari.

Infatti, nell’intento di Luca Betti, Ceo e fondatore di Kimera Automobili, la EVO38 vuole essere idealmente l’erede di quel patrimonio di auto sportive e da corsa tra le più iconiche costruite a Torino dal 1978 al 1992, che dominarono le strade ed i tracciati da competizione di tutto il mondo.
“Kimera EVO38 non si può definire propriamente una vettura restomod – si legge in una nota – si tratta piuttosto di un’ulteriore estremizzazione di questa filosofia, una “few-off” che nasce ultra-sportiva e che, dalle nobili progenitrici, acquisisce la forte ispirazione che permea il suo DNA, plasmandosi a loro immagine e somiglianza, sia a livello stilistico che tecnico”.


Una vettura nata , dunque, per celebrare quei modelli e raccogliere il testimone culturale di un’epoca in cui in Italia, in Piemonte, a Torino, sono nati alcuni dei capolavori più importanti che hanno fatto la storia dell’automobile.
Dopo la EVO37, la vettura con cui il brand si è fatto conoscere nel panorama internazionale dell’automotive, Kimera ha portato al debutto la EVO38, ulteriore evoluzione di un concetto di vetture nate per le competizioni e trasferite poi sulle strade di tutti i giorni. Automobili pure, analogiche, fisiche e meccaniche, senza però fare a meno dell’intervento umano, composto da estro creativo, cura artigianale, abilità pratica manuale e sensibilità.


Rispetto alla EVO37 questo modello è dotato di trazione a quattro ruote motrici, realizzata attraverso un moderno e sofisticato sistema di controllo della ripartizione e di blocco elettroidraulico dei differenziali, diversamente da alcune delle sue nobili progenitrici.
Si tratta di un sistema – proprio come avveniva per le più sofisticate World Rally Car elettroniche dei primi anni 2000 – che consente una taratura dei differenziali direttamente dall’abitacolo, offrendo al pilota la possibilità di controllare la percentuale di ripartizione della trazione tra asse anteriore e asse posteriore, oltre a quella di gestire il blocco dei differenziali. L’intervento del pilota può anche escludere completamente il differenziale anteriore così da avere, di fatto, una vettura a trazione posteriore.


I comandi al volante, consentono, inoltre, di agire sulla taratura delle sospensioni attraverso ammortizzatori motorizzati e con lifting system per adattare l’altezza da terra della vettura alle differenti condizioni di guida su strada, sia che si viaggi in pista, o su tracciati sconnessi, o addirittura su “strade bianche”. Lo schema della ciclistica posteriore mantiene l’ammortizzatore centrale con la doppia molla laterale, tipico delle gruppo B anni ’80, mentre all’anteriore agisce un moderno schema con ammortizzatori push road.
Nonostante la presenza della trazione integrale, Kimera Automobili ha l’obiettivo mantenere lo stesso peso della EVO37, intorno ai 1.100 Kg , grazie all’impego di fibra di carbonio e titanio, che garantiranno alleggerimenti importanti su telaio, meccanica, impianti e carrozzeria.


La potenza del motore, mantenuto in posizione centrale, tocca la soglia dei 600 cavalli grazie ad una reingegnerizzazione di numerose componenti: il turbocompressore maggiorato e lavora in abbinamento al compressore volumetrico con una gestione ulteriormente evoluta e migliorata. La frizione elettro-attuata, inoltre, anche grazie all’ausilio di una valvola pop-off elettrica, garantisce un’erogazione sempre pronta e piena realizzando un vero e proprio anti lag.
La distribuzione varia notevolmente con nuove camme, valvole e molle che si sono evolute per consentire un incremento di rotazione massima del propulsore. Oltre a una maggiore potenza si raggiunge anche un consistente incremento della coppia (circa 580 Nm), disponibile già dai bassi regimi.
Per quanto riguarda il cambio, la scelta è sempre manuale a 6 marce, ma con una rapportatura ancora più corta rispetto alla EVO37. Questo conferma la connotazione della vettura, il cui utilizzo ideale è su strade miste guidate piuttosto che su circuiti veloci. Kimera però sta già studiando anche una versione di cambio sequenziale elettro-attuato ad innesti frontali, una soluzione che renderà la EVO38 un’auto da competizione a tutti gli effetti.


Anche per quanto riguarda lo stile la EVO38, pur mantenendo fede al passato e alla tradizione di questa automobile, si fa nettamente più contemporaneo, offrendo una presenza di grande carattere, con linee più decise e definite ed un pacchetto tecnico di straordinaria eccellenza. Insomma, con questa straordinaria erede del passato, che ben rappresenta la continuità culturale e di know-how di cui si rende ambasciatrice, Kimera Automobili consolida ulteriormente una bella favola imprenditoriale italiana, che sembra richiamare avventure ormai di altri tempi, ma che in realtà il nostro paese è ancora in grado di stimolare.
In un contesto di profonda trasformazione, per fortuna c’è ancora posto per chi sostiene e consacra la passione vera e pura per un modo di concepire le auto come opere d’arte ed espressioni di stile e tecnica finalizzati a suscitare emozioni, divertimento e gratificazione.

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