La Giornata Mondiale della Libertà di Stampa
Tra tutte le varie giornate dedicate alla celebrazione di “qualcosa”, ormai un po’ troppo inflazionate tanto da perdere di significato almeno per quelle più banali, ci piace ricordare quella proposta oggi. Proclamata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel dicembre 1993, su raccomandazione della Conferenza Generale dell’UNESCO, si festeggia il 3 maggio, l’anniversario della Dichiarazione di Windhoek che contiene importanti principi sul pluralismo e la libertà di espressione.
Una giornata nata per riaffermare questa libertà come diritto fondamentale, per difendere i media dagli attacchi alla loro indipendenza e per ricordare tutti i giornalisti uccisi nell’esercizio della loro professione.
Insomma, un celebrazione per ricordare ai governi la necessità di rispettare il loro impegno per la libertà di stampa, ma soprattutto un invito alla riflessione tra i professionisti dei media sui temi della libertà di stampa e dell’etica professionale.
Premio Unesco
Ogni anno, in occasione di questa giornata , viene assegnato il premio UNESCO per la libertà di stampa, intitolato a Guillermo Cano Isaza ( in ricordo del giornalista colombiano assassinato il 17 dicembre 1986 a Bogotà, davanti agli uffici del suo giornale El Espectador. Il prestigioso riconoscimento è stato assegnato quest’anno all’Associazione dei giornalisti della Bielorussia “BAJ”, che era stata candidata da 46 Paesi, tra cui l’Italia, attraverso una iniziativa europea.
Fondata nel 1995 come associazione non governativa di lavoratori dei media, con l’obiettivo di promuovere la libertà di espressione e il giornalismo indipendente in Bielorussia, l’associazione riunisce più di 1300 giornalisti ed è membro della Federazione internazionale dei giornalisti (IFJ) e della Federazione europea dei giornalisti (EFJ).
Nell’agosto 2021, dopo una perquisizione della polizia nei suoi uffici, la Corte Suprema della Bielorussia ha ordinato lo scioglimento di questa organizzazione, su richiesta del Ministero della Giustizia.
Il monito del Presidente Mattarella
Più volte il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sottolineato che “la libertà di stampa, insieme alla libertà di essere informati, è il termometro della salute democratica di un Paese”.
Eppure, secondo l’ultimo rapporto di Reporter senza frontiere, in oltre 130 Paesi nel mondo l’esercizio del giornalismo “vaccino principale” contro la disinformazione è “totalmente o parzialmente bloccato”. In Italia, poi , la giornata dedicata alla libertà di stampa ci vede nella posizione poco invidiabile di ultima in Europa, ovvero al 41esimo posto in classifica, con circa 20 giornalisti sotto scorta. Secondo i dati diffusi dal Viminale, che ha evidenziato come il 27% delle intimidazioni avviene via web, nella maggior parte tramite i social, nel primo trimestre del 2022 sono stati registrati 44 atti intimidatori nei confronti de giornalisti, in calo rispetto ai 63 dello stesso periodo del 2021.
Molte le iniziative in tutta Italia
“Libertà di stampa, mai abbassare la guardia”. Questo il titolo dell’iniziativa nazionale promossa dalla Federazione Nazionale della Stampa per il secondo anno consecutivo a Conselice (Ravenna) in occasione della Giornata mondiale per la libertà di stampa. Ma tantissime sono le manifestazioni proclamate in tante città italiane per ribadire che “il giornalismo non è un reato”.
Tra le tante ci fa piacere ricordare quella della nostra Torino, in cui l’Ordine dei Giornalisti del Piemonte e l’Associazione Stampa Subalpina hanno scelto proprio questa data per inaugurare la “Casa dei Giornalisti”, un nuovo sito di notizie e dibattito sul mondo dell’informazione che sarà diretto dal Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte Stefano Tallia. Il portale vuole essere l’espressione virtuale di quanto accade a Palazzo Ceriana Mayneri, che dal 1957 è la sede del Circolo della Stampa di Torino, dove trovano ospitalità tutte le istituzioni giornalistiche piemontesi. Grazie al sito della Casa dei giornalisti, l’ambizione è quella di rafforzare il confronto sui temi dell’informazione all’interno della società civile, con la convinzione che questi non interessino solo gli addetti ai lavori ma abbiano a che vedere con la qualità stessa della democrazia del paese.
Foto copertina Foto di Bank Phrom su Unsplash