Motori

Bosch presenta DRIVERLESS, una web-serie sulla guida autonoma

Un gruppo di studenti di ingegneria – MoRe Modena Racing Driverless – dell’Università di Modena e Reggio Emilia racconta il futuro della mobilità attraverso la realizzazione di una monoposto a guida autonoma per gareggiare in Formula SAE, l’evento educational che prevede la progettazione e la realizzazione di una monoposto valutata durante una serie di prove statiche e dinamiche.

È questo il filo conduttore della web-serie in sei episodi disponibile sul sito motorsport.com in lingua italiana con sottotitoli in inglese ogni lunedì e mercoledì, a partire da oggi, mercoledì 15 settembre. Si   racconta le sfide e le fasi di sviluppo del prototipo a guida autonoma attraverso la testimonianza degli studenti di diversa estrazione (ingegneria meccanica, informatica ed elettronica, business, comunicazione e marketing) e di tre professori faculty advisor.

Il team interagisce con i collaboratori di Bosch e degli altri partner che hanno supportato l’iniziativa fornendo prodotti per il prototipo e l’officina, oltre alla formazione tecnica di base. 

Lavoro di squadra in piena autonomia 

Anche questo progetto, se pur avviato prima della pandemia, ha dovuto fare i conti proprio con il coronavirus. Gli studenti hanno quindi sviluppato e ultimato la web- serie in piena autonomia, anche attraverso nuove modalità di lavoro a distanza e condivisione dettate dalla situazione contingente. Il risultato è il racconto della guida autonoma non solo attraverso gli aspetti tecnici alla base del progetto, ma anche facendo leva sui valori intrinseci del lavoro di squadra. Per la buona riuscita del progetto, infatti, è stata necessaria la collaborazione costante tra gli studenti che hanno così avuto modo disviluppare la capacità di lavorare in gruppo, acquisendo e rafforzando quelle soft skill – come flessibilità e problem solving – necessarie per lavorare nel settore della mobilità in profonda trasformazione.

Una palestra di allenamento per il futuro professionale

“Il nostro Ateneo porta avanti dal 2003 il progetto ‘Automotive Learning by Doing’ con risultati eccellenti non solo dal punto di vista della partecipazione di studentesse e studenti, che negli anni è andata via via crescendo, ma anche sotto il profilo delle competizioni, che hanno spesso visto le nostre squadre su importanti podi internazionali” ha spiegato Carlo Adolfo Porro, Rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia.

Un’ottima palestra per tutti i ragazzi e le ragazze che intendono costruire intorno al settore automotive il proprio futuro lavorativo. Ma non solo. 

“La Motor Valley rappresenta per Bosch un’area strategica per il settore Mobility Solutions, ricca non solo di passione e talento, ma anche di eccellenza tecnologica. Con questo progetto raccontiamo il futuro della mobilità con un format innovativo vicino ai giovani che saranno i prossimi protagonisti di questo settore”. ha dichiarato Camillo Mazza, General Manager di Robert Bosch GmbH Branch in Italy.

SENSE, THINK, ACT 

Sono i tre concetti che sono alla base della strategia di sviluppo di un veicolo a guida autonoma con intelligenza artificiale e sono anche i tre episodi chiave della web-serie DRIVERLESS. Secondo Bosch, infatti, un veicolo a guida autonoma deve possedere le stesse capacità di base di un guidatore umano, ma potenziate dalla tecnologia.

Per questo, il veicolo deve essere in grado di percepire e interpretare l’ambiente circostante e il suo interno (SENSE); elaborare le informazioni ricevute e pianificare la sua strategia di guida (THINK); muoversi e, quindi, mettere in atto la strategia di guida pianificata (ACT). 

Numerosi partner

Il progetto, che ha ottenuto il patrocinio di Regione Emilia-Romagna, Comuni di Modena e di Reggio Emilia, ANFIA e Motor Valley, si avvale della collaborazione di numerose divisioni e consociate del Gruppo Bosch in Italia. L’iniziativa è supportata da HERE Technologies, FÖRCH, Power On, Sutter Professional e motorsport.com.

Grazie ai prodotti e ai componenti forniti dalle divisioni e consociate del Gruppo Bosch gli studenti hanno avuto la possibilità di mettere in pratica le nozioni acquisite durante il percorso universitario e di far emergere nuove competenze.  

Strumenti forniti da Bosch e tanta creatività

Fondamentali sono stati strumenti come l’Inertial Measurement Unit (IMU), utilizzata per rilevare tutti i parametri della dinamica del veicolo., ma soprattutto la centralina elettronica controllo motore (ECU) ad alte prestazioni di Bosch, che è il vero “cervello” del prototipo a guida autonoma.

Così gli studenti, utilizzando hardware e software ETAS INCA, hanno potuto modificare e calibrare i parametri della centralina. Inoltre, per eseguire i test diagnostici, invece, hanno avuto a disposizione da Bosch il tester KTS 250 dotato del software ESI[tronic], mentre per allestire due impianti per la gestione del circuito Emergency Brake si sono rivelati necessari i componenti oleodinamici di Bosch Rexroth. 

La creatività ha portato i ragazzi a pensare fuori dagli schemi riadattando l’uso di un motorino di tergicristallo Bosch di solito impiegato sui sistemi tergi dei trattori, per la realizzazione del sistema frenante e la frizione del prototipo. Per lavorare in tutta sicurezza e comodità in officina, Bosch ha infine fornito ai ragazzi gli elettroutensili della linea Professional di Bosch Power Tools, con annessa formazione di base per il loro utilizzo.

Ma per saperne di più non vi resta che andare a vedere i 6 episodi e buon divertimento.

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