Jacques Séguéla e il suo giro del mondo con la 2CV
Storia della Comunicazione di Citroën e di uno dei più celebri pubblicitari al mondo, Jacques Séguéla
“Non dite a mia madre che faccio il pubblicitario, lei mi crede pianista in un bordello”.
Nel 1959, all’età di soli 25 anni, Jacques Séguéla fece il giro del Mondo con una 2CV. Dalla metà degli anni ’70 diventò il nuovo pubblicitario della casa automobilistica del Double Chevron per la quale creerà campagne memorabili e rivoluzionarie, ad esempio quella della VISA Diesel: “Hei gringo, la macchina… vavavumaaa!” oppure quella della VISA GTI catapultata dal ponte della portaerei Clemenceau che emerge sul sottomarino.
Il rapporto tra Jacques Séguèla e Citroën è tra i più lunghi nella storia della comunicazione.
“Non dite a mia madre che faccio il pubblicitario, lei mi crede pianista in un bordello”. Questo è il titolo dell’autobiografia di un personaggio legato a doppio filo alla storia e all’immagine di Citroën.
Il rapporto tra #jacquesseguela e la casa automobilistica del Double Chevron risale alla fine degli anni ’50. Giovane studente alla Facoltà di Farmacia, molto appassionato di raid, prese con sé un amico e qualche provvista e fece il giro del mondo in auto!
Jacques Séguéla, a quel tempo, era ignaro che sarebbe diventato uno dei maggiori artefici del cambiamento di metodo e linguaggio della pubblicità e della comunicazione.
Il giro del mondo in 2CV
Per organizzare il suo viaggio intorno al mondo scrisse per prima cosa a Citroën, chiedendo in prestito una #2cv. Fu invitato al quartier generale di quai de Javel dove fu ricevuto direttamente dal Direttore della Comunicazione della casa automobilistica, Jacques Wolgensinger.
Wolgensinger voleva valutare le reali intenzioni del giovane, ma soprattutto spiegargli che se avessero dovuto regalare una #2cv a tutti quelli che ne facevano richiesta, le fabbriche non avrebbero fatto altro che produrre #2cv per chi non poteva permettersene una.
Conclusione:” Caro il mio giovanotto vada, si compri una #2cv, faccia il giro del mondo e torni a trovarmi. La riceverò con grande piacere”.
Séguéla non si perse d’animo e accettò la sfida. Trovò l’amico fidato con cui fare il giro del mondo, Jean-Claude Baudot, e una #2cv d’occasione in grado di affrontare il viaggio. Scrisse ad alcune aziende del settore chiedendo una sponsorizzazione. Quasi tutte risposero positivamente, tranne un’importante fabbrica di guarnizioni per la testa motore informandolo del fatto che la Citroën #2cv era una delle poche #auto al mondo… sprovviste di quella guarnizione.
“La Terre en rond”, il libro-diario del viaggio
Jacques Seguela portò a termine il suo incredibile giro del mondo e come concordato tornò da Wolgensinger al quai de Javel.
Jacques Wolgensinger lo accolse a braccia aperte. Nei due anni successivi lo accompagnò in un trionfale “secondo giro del mondo” presentando nelle filiali di Citroën il libro-diario di viaggio dei due studenti e il loro giro del mondo con la #2cv: “La Terre en rond”, edito da Flammarion.
La passion why
Il destino di Seguela e quello del Double Chevron si incrociarono più volte. Alla fine degli anni ’70 la sua agenzia strinse un accordo di collaborazione pluriennale con Citroën.
Da quel momento la sua creatività ha rimodellato l’immagine stessa della casa francese creando campagne indimenticabili, come quelle per VISA col celeberrimo “Vavavouma!” o quella fatta in Francia per VISA Diesel, dove regalò, allegato a molte riviste, un pettine di plastica con lo slogan “Le Diesel que decoiffe!” (il Diesel che spettina), ponendo l’accento sulle notevoli prestazioni della VISA Diesel.
Un’altra campagna pubblicitaria d’effetto fu quella della GSA, dove un enorme rocchetto di moquette si srotolava al passaggio della GSA che in questo modo “rifaceva la strada”, grazie alle sue sospensioni idropneumatiche.
Altro spot entrato nella storia della comunicazione fu quello per la CX GTi Turbo, del 1985, realizzato con Jaen-Paul Goude, che vedeva Grace Jones attraversare il deserto a bordo della vettura col suo “c’est demon” che ne sottolineava le capacità velocistiche con i suoi oltre 220km/h!
Monsieur le Président, mi presta una portaerei e un sottomarino?
Memorabili anche le campagne per le elezioni politiche francesi, curate da Séguéla con slogan entrati nella storia, come “La force tranquille” che portò François Mitterrand alla carica di Presidente e che Séguéla incontrò pochi mesi dopo per chiedergli… “una portaerei ed un sottomarino atomico”.
“E cosa ci deve fare, mio buon amico”, chiese Mitterrand.
“Uno spot per Citroën”, rispose Séguéla.
“Li prenda, certo meglio per la pubblicità che per fare la guerra…”
E li prese davvero, lanciando dal ponte della portaerei una #visagti che ovviamente finiva in mare per poi riemergere sul dorso del sottomarino, per una pubblicità rimasta nel cuore e nell’immaginario di tutti.