Con Hyperloop da Roma a Milano in 25 minuti
Nasce Hyperloop Italia. Il treno supersonico ci porterà da Roma a Milano in 25 minuti
Si chiama Hyperloop Italia, la startup a cui HyperloopTT ha demandato il compito di progettare e sviluppare le infrastrutture che ospiteranno il treno superveloce nel territorio italiano. Avrà una sede istituzionale a Roma e una operativa a Milano, con anche un centro di ricerca per lo sviluppo delle tecnologie per la prossima rivoluzione industriale.
L’annuncio di Gabriele «Bibop» Gresta
A rivelarlo ufficialmente è stato qualche giorno fa, proprio a Roma, Gabriele «Bibop» Gresta, fondatore e presidente della multinazionale che dal 2013 punta a realizzare in giro per il mondo il nuovo treno. Lo stesso Gresta ha spiegato che Hyperloop Italia è la prima società al mondo a prendere la licenza completa della commercializzazione delle tecnologie di Hyperloop TT. Gresta sarà l’azionista della società italiana, conferendovi anche i progetti di Hyperloop già realizzati all’estero. Poi il capitale sarà aperto ad altri partner industriali che prenderanno parte alla concretizzazione del progetto.
Sei tratte in Italia
Mentre cresce l’attesa per la prima tratta operativa per il pubblico prevista a Dubai per Expo 2020, in italia il progetto prevede di realizzare sei tratte Hyperloop lungo i binari ferroviari e lungo le autostrade. Nel giro di qualche giorno ,infatti, saranno avviati i sei studi di fattibilità per altrettante zone d’Italia. Per le ipotesi di sviluppo Hyperloop in Italia verranno coinvolti “partner di primissimo livello per costruire la filiera tecnologica e di ricerca”. Gresta per il momento non ha scoperto le carte, in attesa di firmare i contratti, ma i primi sviluppi sugli studi di fattibilità sono attesi per il 20 febbraio.
Da Roma a Milano in 25 minuti
Il treno superveloce ideato da Elon Musk, il papà della Tesla, viaggia ad oltre 1.200 chilometri orari. Sembra uscito da un film di fantascienza ma in realtà sfrutta la levitazione magnetica. Si tratta di un’idea rivoluzionaria in grado di dare davvero una svolta al futuro dei trasporti italiani, abbandonando le rotaie. Secondo le previsioni le potenzialità di Hyperloop sono quelle di portare i passeggeri da Milano alla Capitale in poco meno di mezz’ora.
Come funziona
Hyperloop è un sistema di trasporto supersonico composto da tubi al cui interno viaggiano delle capsule in grado di contenere fino a 50 passeggeri. Può anche trasportare delle merci. Il motore è elettrico ed è alimentato da energie rinnovabili. Il sistema non ha bisogno di ruote o rotaie. Infatti, la levitazione magnetica passiva delle capsule e la rimozione dell’aria all’interno del tubo permettono a questo treno futuristico di superare il muro del suono senza alcun attrito.
Per ridurre l’impatto aziendale di un tubo alto 7 metri si potranno costruire giardini verticali, pannelli intelligenti che trasmettono il panorama che c’è dall’altra parte del tubo e pannelli solari per ridurre le emissioni e dare energia a costo zero ai terreni circostanti.
Rivoluzione sociale
Se davvero Hyperloop potrà essere la soluzione per il trasporto pubblico del futuro, lo sapremo solo tra qualche anno. Dall’inizio dello studio al primo passeggero passeranno – secondo Gresta – meno di dieci anni. Certo è che si modificheranno completamente gli stili di vita. Con l’abbattimento del tempo impiegato per percorrere distanze anche lunghe, le persone avranno più tempo per loro stessi. Inoltre, questo sistema, che ” produce più energia di quanto consuma e non provoca emissioni” rappresenta una un’ evoluzione necessaria per ridurre l’inquinamento e migliorare la qualità della vita, dando respiro alle nostre città e a tutto il territorio della penisola.
Chi sono Hyperloop TT e Bibop Gresta
Fondata in California nel 2013 da Bibop Gresta e altri partner, HyperloopTT conta ormai più di 800 ingegneri, creativi ed esperti in tecnologia, suddivisi in 52 team multidisciplinari e 50 partner tra aziende e università. Dal canto suo, Gresta ha una storia molto particolare.
Nato a Terni, programmatore diventato per caso ballerino e cantante con la band “Mato Grosso”, prima di trasferirsi negli Stati Uniti ha lavorato in televisione e come imprenditore nella produzione di contenuti. Startupper di lunga data, Gresta ha dato una svolta alla propria carriera, vendendo nel 1999 per 11 miliardi di lire a Telecom la Bibop, sua società di contenuti che aveva curato il lancio di «Clubnet» la prima offerta internet. Successivamente ha partecipato ad altre startup, e poi dal 2003 è sbarcato negli Stati Uniti. Ora il ritorno in patria, o meglio una vita da pendolare tra l’America e l’Europa.